La socializzazione del cane
È molto importante far socializzare il cane fin da cucciolo con i suoi simili, con le persone e con l'ambiente esterno
Nei suoi primi mesi di vita il cane attraversa la fase di
socializzazione, impara cioè ad interagire con i propri simili e con le altre specie, prendendo coscienza di ciò che lo
circonda: l’ambiente, gli uomini e gli altri
animali.
Le esperienze che il cucciolo affronta in questa fase sono
decisive, perché ne influenzeranno il comportamento e la capacità di adattarsi in
maniera positiva alla convivenza con l’uomo e con gli altri animali. La
mancanza di adeguate
stimolazioni ed
interazioni è spesso all’origine di
problemi comportamentali, che nel cane
adulto divengono di complessa
gestione e nella maggior parte dei casi richiedono l'intervento di un
educatore.
Ecco perché il proprietario deve prestare un’attenzione particolare alle
attività di socializzazione, abituando il cane fin da
cucciolo all'interazione con
le persone, con
gli altri animali domestici e con
l'ambiente esterno.
Il gioco è la via principale per imparare a
relazionarsi, è il mezzo comunicativo per eccellenza, per questo è fondamentale dare al piccolo la possibilità di giocare libero, cioè senza il guinzaglio, con tantissimi cani di
età, taglia e
razze diverse (dopo le opportune
vaccinazioni, al fine di evitare
malattie parassitarie ed
infettive).
In questo modo imparerà a relazionarsi meglio e potremo prevenire problemi di
aggressività intraspecifica e
paure o
fobie verso altri cani.
Allo stesso modo, dovremo permettere al cucciolo di
giocare con le persone: il cane è
un animale sociale che vive in branco; dopo l’adozione,
il branco è rappresentato dalla
famiglia, ma è importante che il cane impari a
socializzare il prima possibile con molte persone diverse, di famiglia e non.
Deve, tuttavia, anche essere abituato
all’indipendenza, in modo che non soffra di
ansia da separazione quando i padroni sono assenti.
CONSIGLI PER UNA CORRETTA SOCIALIZZAZIONE
Se possibile, evitate innanzitutto di adottare un cucciolo cresciuto in un ambiente
isolato dai rumori e dagli odori: è preferibile un cucciolo nato in casa o presso un allevatore che dichiara di aver effettuato un
programma di socializzazione ed un
imprinting corretto.
L’imprinting è importante affinché il cucciolo capisca di appartenere alla specie canina: egli, infatti, non nasce con la cognizione di essere un cane, è l’imprinting che permette
l’identificazione del cospecifico, cioè del partner sociale e sessuale, ed è quindi essenziale per lo
sviluppo comportamentale corretto.
Un animale con un
imprinting errato non interagirà correttamente con i suoi simili, potrà perfino essere attaccato per questo, e non si riprodurrà.
Durante le prime fasi di vita i cuccioli devono rimanere con la madre ed i fratelli
fino ai due mesi di vita ed essere al contempo esposti ad altri cani, a persone ed ambienti, nel rispetto delle loro caratteristiche individuali.
In generale, per una
corretta socializzazione è opportuno esporre il cucciolo agli
stimoli che incontrerà nella sua vita
gradualmente e
senza traumi, in modo che li consideri eventi normali e che impari che
le novità non rappresentano necessariamente
un pericolo.
Identificate
gli stimoli a cui il cane verrà sottoposto nella sua vita quotidiana (
altri animali domestici, i cani dei vicini di casa, il rumore degli elettrodomestici che usate abitualmente, il rumore del campanello della vostra abitazione, del traffico e delle automobili, l’incontro con estranei di ogni sesso, fisionomia ed età,
il contatto con i bambini, ecc.)
Dalle 3 alle 8 settimane di vita i cani imparano ad interagire con gli altri cani (socializzazione primaria intraspecifica);
dalle 5-8 settimane e fino alle 12 settimane i cani imparano ad interagire con le persone e con le altre specie animali (socializzazione secondaria interspecifica);
dalle 5-12 settimane e fino alle 16 settimane i cani esplorano i nuovi ambienti in modo formidabile.
Affinché il cane diventi un buon animale da compagnia, deve necessariamente imparare ad
interagire con gli esseri umani e con gli altri animali che vivranno con lui.
Tre mesi può essere fissato come
limite massimo per la socializzazione spontanea del cane con un’altra specie: se il giovane cane in questo periodo non vede bambini, ad esempio, potrebbe poi non comprendere che rientrano nell’insieme “esseri umani”.
È importante poi far vivere al piccolo tante e diverse
esperienze, sempre rispettando i suoi tempi e le sue reazioni (se fosse eccessivamente spaventato o stressato è meglio interrompere e chiedere consiglio ad un esperto).
Deve abituarsi a luoghi, odori e rumori differenti, poiché solo
adattandosi a tanti ambienti imparerà a
non temere quelli che scoprirà successivamente.
Un cucciolo cresciuto in campagna fino ai 3 mesi di vita e senza aver compiuto una corretta socializzazione ambientale, avrà grandi difficoltà ad adattarsi alla vita in città e potrebbe mostrarsi fobico dei rumori, delle macchine e dell’asfalto a tal punto da non voler neanche uscire di casa.
È di fondamentale importanza che la
socializzazione con gli altri cani
continui anche quando Fido è
adulto, non bisogna mai farlo isolare dai suoi
simili!
Per concludere, un piccolo riepilogo delle
settimane di vita e delle relative
fasi di sviluppo del cane:
1^ - 2^ settimana: periodo neonatale
3^ settimana: periodo di transizione
4^ - 12^ settimana: periodo di socializzazione
12^ settimana - maturità sessuale: periodo giovanile