Cane e gatto: non sempre la convivenza è facile da gestire
I pericoli di una convivenza forzata tra cane e gatto ed i consigli per una corretta socializzazione
Far convivere cane e gatto non sempre è così semplice; analizziamo quali sono i problemi più rilevanti:
- Se il cane ha un
istinto territoriale molto accentuato, potrebbe non consentire al gatto di sostare nei suoi
luoghi preferiti (cuccia, brandina, un'area del giardino o della casa) e di impossessarsi dei suoi giocattoli,
agitandosi e manifestando dei segnali di
possessività;
- Se
il cane arriva in famiglia per ultimo, il gatto potrebbe diventare
geloso dei suoi spazi, manifestando dei segnali di
ostilità nei suo confronti;
- Se il gatto è l'ultimo arrivato in famiglia, il cane potrebbe diventare
geloso delle molteplici attenzioni rivolte dal suo padrone al nuovo membro del branco;
- Chi tra i due
mangia per primo acquista supremazia all'interno del branco, scatenando episodi di
dominanza ed
aggressività per la contesa del cibo;
- Se il cane vuole
giocare con il gatto ma quest'ultimo ha
paura, occorre fare molta attenzione poiché un gatto spaventato può essere molto
pericoloso per Fido (per difendersi potrebbe graffiarlo negli occhi, provocandogli gravi lesioni);
- Il cane potrebbe ingerire ripetutamente le
feci del gatto (
coprofagia), che sono
dannose per la sua salute;
- Cane e gatto potrebbero
infestarsi a vicenda, qualora avessero dei
parassiti (
cutanei o
intestinali);
- Se il cane contrae determinate
malattie infettive potrebbe trasmetterle anche al gatto;
- Se il cane convive a stretto contatto con il gatto, bisognerà scegliere attentamente i
prodotti antiparassitari da utilizzare, poiché alcuni di essi sono efficaci sul cane ma altamente
tossici e a volte persino
mortali per il gatto.
Ad ogni modo, se desiderate tenere in casa entrambi i pelosetti, l'ideale sarebbe prenderli quando sono in tenera
età.
Come tutti i
cuccioli, anche quelli di cane e di gatto hanno molto in comune: amano
giocare, sono
curiosi e poco diffidenti nei confronti del mondo che li circonda; se si conoscondo da cuccioli hanno quindi la possibilità di giocare insieme, dividendosi l'affetto e le attenzioni del loro padrone, e
convivendo serenamente negli stessi luoghi.
Se il cane è ancora un
cucciolo ed entra in contatto con un gatto per la
prima volta, solitamente non manifesta nessun tipo di
paura o
aggressività, anzi! Il
suo primo approccio sarà quello di
invito al gioco, che ovviamente il
gatto non comprenderà, poiché
i segnali del cane sono completamente
diversi da quelli che utilizza il gatto per comunicare. Ricordatevi di avere tanta
pazienza, poiché solo con il tempo le due specie inizieranno a
familiarizzare e a comprendere
il linguaggio corporeo dell'altro.
Anche nel caso di cane e gatto che si incontrano da
adulti è possibile creare una
pacifica convivenza. Nessuna amicizia, però, nasce immediatamente; cane e gatto hanno personalità e psicologie diverse e la loro vita in comune potrà procedere nel migliore dei modi solo se verrà loro offerta l'opportunità di vivere nel rispetto delle reciproche differenze.
L'aspetto principale della
socializzazione è la familiarità e
l'esperienza, poiché sia il cane che il gatto propendono per una tranquilla convivenza.
Si deve procedere a piccoli passi: occorre lasciarli liberi di
studiarsi, di smussare le reciproche
differenze caratteriali; messi a stretto contatto nella stessa abitazione, cane e gatto
cominceranno dapprima a
dividersi il territorio, per poi avvicinarsi con
cautela.
Per evitare possibili scontri o motivi di litigio, è opportuno
predisporre
spazi autonomi dove i due animali siano in grado di
mangiare, bere e riposare in autonomia. I nostri amici dovranno
avere
ciotole distinte collocate a debita distanza,
cucce e
giacigli separati,
giocattoli differenti.
Se il cane ha un'indole tranquilla sarà il gatto a compiere i primi approcci, mostrandosi disponibile.
Solitamente, se Fido non infastidisce il gatto, quest'ultimo
difficilmente lo assalirà; possono verificarsi dei
casi di aggressione nelle gatte che hanno partorito da poco e che
attaccano per difendere la prole.
L'importante è non avere fretta, non forzare le cose ed evitare continui rimproveri: dopo un po' di tempo (di solito 6-7 mesi sono necessari) noterete dei
cambiamenti sostanziali nel comportamento di entrambi e sarà una gioiosa scoperta ammirare come due specie così diverse possano "fondersi" l'una con l'altra, a volte anche imitandosi negli atteggiamenti!
Se dopo qualche mese non notate alcun miglioramento e pensate di non riuscire ad affrontare da soli le problematiche legate alla convivenza tra le due specie, potete rivolgervi ad uno
specialista in problemi comportamentali, che potrà certamente aiutarvi ad affrontare la situazione in maniera corretta.
Concludiamo puntualizzando che il cane può
convivere tranquillamente con i gatti "di casa", accettando di buon grado la loro amicizia, poiché li vede ogni giorno, percepisce il loro odore, assimila le loro abitudini e li riconosce come
membri del suo branco, ma essere al tempo stesso molto "territoriale" con i
gatti randagi che gironzolano nei suoi luoghi abituali (terrazzo, giardino, ecc.).