Comportamento e Psicologia

Mimica, gestualità e comunicazione posturale nell’educazione del cane

La coerenza fra gesti e parole è fondamentale per educare correttamente il cane

Paola Orlandi

Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio 2018 | 3 minuti di lettura

Dato per acquisito che i cani comunicano con i propri simili attraverso vocalizzazioni ma, soprattutto, tramite posizioni del corpo, risulta normale che siano molto sensibili ai gesti e agli atteggiamenti posturali che, chi desidera addestrarli, assume.
La coerenza fra gesti e parole è fondamentale. Se le parole non si accordano con i gesti che le accompagnano il cane seguirà solamente i secondi.
Una sgridata dovrà accompagnarsi ad una presa del collo e ad uno scuotimento della pelle.
Se la presa sarà salda, le parole avranno relativa importanza. Si tratta di un gesto non doloroso per il cane che tuttavia resta molto impresso nella sua memoria.

Gli occhi non hanno grande importanza nella comunicazione con il cane, il che segna una profonda distanza fra le informazioni scambiate nella relazione uomo-uomo e quelle nella relazione uomo-cane.
Il cane è più attento all’espressione generale del volto, quindi al sorriso, all’apertura della bocca e all’inarcarsi delle sopracciglia.
Ovviamente anche la lettura complessiva del viso dovrà corrispondere alle parole: un complimento espresso con una mimica di minaccia non gli farà comprendere l’espressione amorevole.
Il corpo (ossia il modo in cui ci si pone di fronte al cane, l’abbigliamento e il profumo) è uno strumento di comunicazione fondamentale. Se gli starete accanto accovacciati lo inviterete a giocare. Al contrario, se starete in piedi, con uno sguardo dall’alto, esprimerete una volontà di comando.
Quando impartirete un ordine sarà meglio esprimerlo nella seconda posizione, mentre per la gratificazione, i complimenti e le coccole per il comando eseguito sarà un bene appellarsi alla prima.

Comunicazione posturale cane

Le carezze possono tranquillamente essere fatte in un abbraccio anziché solo con le mani.
Spesso i cani si fanno molto influenzare dal nostro stato d'animo e si comportano di conseguenza. Se sarete nervosi e agitati mentre lo addestrate anche il cane lo sarà, al contrario, se sarete sereni e tranquilli il cane si convincerà che non c'è nulla da temere e che può rilassarsi.

Non è il colore ad influenzare la percezione dell’abbigliamento da parte del cane bensì, quasi incredibile a dirsi, lo stile: se è avvezzo a vedervi con tenute sportive, resterà sorpreso ed intimorito se vi presenterete in abito da sera.

Tutte queste indicazioni valgono anche nel comando a distanza, frangente nel quale dovrete quindi, eventualmente, esasperarne i tratti.
L’educazione del cane dovrebbe infatti prevedere un distacco fisico dal padrone, il che implica un grande vantaggio per tutti e anzitutto per lui: potrà infatti essere libero qualora esegua le indicazioni che impartirete da lontano.

Queste considerazioni portano ad una conclusione fondamentale ossia che, se vorrete instaurare con il cane un rapporto di fiducia duraturo, dovrete anzitutto conoscere bene voi stessi e le conseguenze dei vostri comportamenti.


Paola Orlandi
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