Salute e Nutrizione

La castrazione del gatto

L'intervento consiste nell'asportazione delle gonadi al gatto e consente di risolvere il problema inerente la marcatura del territorio con l'urina maleodorante

Dottor Alberto Franchi

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2016 | 2 minuti di lettura

Egregio Dottore, il mio gattino ha compiuto 9 mesi e da alcune settimane manifesta un acre odore con l’urina, inondando l’appartamento di maleodoranti effluvi…
So che dovrei operarlo per risolvere questo problema, ma mi dica: lei lo ritiene corretto?


Il piacere di possedere un gatto fra le pareti domestiche non può farci scordare che non abbiamo accasato un “oggetto”, bensì un soggetto animato, ricco di iniziative, di fabbisogni, di vitalità.
La maturità sessuale del maschio, che giunge ai nostri climi intorno ai 7–10 mesi, è quanto di più naturale e fisiologico ci si possa aspettare da una creatura atta e finalizzata alla riproduzione per perpetuare la specie.
Gli ormoni prodotti dalle gonadi conferiscono un particolare odore alle urine, che in natura gli permetterebbero di delimitare olfattivamente il proprio territorio, segnalare la sua presenza di maschio adulto agli altri maschi competitori, comunicare la sua disponibilità alla procreazione alle femmine.
La marcatura del territorio ha luogo schizzando di urina suolo ed oggetti inanimati in posizioni chiave per la comunicazione felina. Lo stesso può avvenire fra le pareti domestiche.

La castrazione del gatto

Giungo ora ad analizzare il quesito che lei mi pone, riguardo l’eticità dell’intervento chirurgico per risolvere questo problema.
Parto dal fatto che il suo gatto, vivendo strettamente in appartamento, non è in grado di appagare le pulsioni riproduttive cui il suo organismo lo invita. Dato che non possiamo imporgli scelte mistiche, che lui non comprenderebbe e che difficilmente peraltro apprezzerebbe, e dato che oltre all’odore che lei mi riferisce spesso il maschio accompagna la sua disponibilità all’accoppiamento con miagolii a volte imbarazzanti nei confronti dei vicini di casa, ritengo che optare per una soluzione chirurgica sia compiere una scelta corretta e motivata per il gatto, per la famiglia ospitante e per i vicini.

L’intervento, che deve necessariamente consistere nell’asportazione delle gonadi, eseguito con differenti tecniche chirurgiche in ambito ambulatoriale è totalmente indolore anche per quanto concerne il breve decorso post-operatorio.
A seguito di tale intervento, nel giro di pochi giorni, le manifestazioni comportamentali del gatto legate alle pulsioni riproduttive cessano, conferendo maggiore serenità al soggetto e conseguentemente un rapporto affettivo migliore con la famiglia ospitante.


Dottor Alberto Franchi medico veterinario a Verona
Ambulatorio Veterinario Borgo Venezia - Via Felice Casorati 19 - Verona 
Ambulatorio Veterinario Borgo Trento - Via Vittorio Locchi 32/a - Verona
Telefono 347 9729098
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