Comportamento e Psicologia

Bambini e animali: dissuasione dai giochi violenti

Come far giocare bambini e cani in tutta sicurezza evitando i giochi violenti

Dottor Alberto Franchi

Ultimo aggiornamento: 11 Marzo 2019 | 3 minuti di lettura

Quale che sia il temperamento di un cucciolo, è consigliabile non solo sorvegliare il comportamento giocoso che tiene con i bambini, soprattutto della più tenera età, ma anche cercare di indirizzare la stessa attività giocosa verso forme non lesive, sia per quanto riguarda l’animale sia per quanto riguarda il piccolo umano, dato che non dobbiamo scordare che anche i bambini possono inconsciamente lesionare gravemente un giovane animale.
La prima accortezza sta pertanto nel non lasciare mai un bambino in una stanza od in un giardino da solo con il cane!

Contrariamente a quanto si verifica nei bambini (pur con qualche eccezione: molti bambini nella più tenera età tendono a comunicare anche con i morsi), per i carnivori la maggior parte dei giochi prevede l’impiego della bocca... ed ovviamente dei denti: è necessaria quindi una accorta sorveglianza.

Tutti i giovani carnivori domestici iniziano a relazionarsi con le persone ed i bambini a partire dal secondo mese di vita anche con il gioco nello stesso modo in cui agiscono con i conspecifici.
In natura cuccioli che abbiano potuto crescere fino ai due mesi od oltre con la madre ed i fratelli hanno appreso nel corso del gioco i limiti dati dalla sofferenza fisica e vengono inibiti dal morso doloroso, dai brontolii o ringhi della madre e dai guaiti dei fratellini maldestramente colpiti.

Cani e bambini

Bisogna ricordare che i piccoli animali, come del resto anche i bambini, perdono facilmente il controllo del gioco e sono spinti ad infierire sull’avversario senza nemmeno accorgersene.
Un gioco violento può innescare anche portamenti negativi che tendono a svilupparsi nel corso della crescita dell’animale, quindi è necessario bloccarlo al più presto, senza lasciarsi trascinare dagli affetti e dalle giustificazioni del genere “Non aveva realmente voglia di ferire..”, quando ormai il morso è stato inferto sul corpo del bambino.
Bisogna quindi essere in grado di porre dei limiti al gioco rude e di trasmettere queste basilari informazioni anche ai bambini che giocano con gli animali!
E’ necessario non indurre il cucciolo a ritenere il gioco violento un mezzo per relazionarsi con gli umani.

Il gioco è una ottima forma di apprendimento e di comunicazione per tutti gli animali sociali, ed ancora una volta dobbiamo ricordare l’appartenenza dell’uomo a questa categoria, ma è necessario tenere a mente che un cucciolo di cane di grossa taglia può arrecare gravi danni ad un bambino anche nel corso del gioco.
Pertanto è consigliabile astenersi dai giochi violenti con gli animali sin dal loro arrivo in famiglia, dirottare eventualmente la loro enfasi giocosa verso oggetti da assalire e mordere, infine essere sempre in grado di esercitare un completo controllo su tutte le fasi del gioco, non ultima la sua sospensione immediata nel caso si possano intuire sviluppi non accettabili in termini di sicurezza.


Dottor Alberto Franchi medico veterinario a Verona
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