Salute e Nutrizione

La filariosi cardio-polmonare

La filaria è un grosso verme che causa la filariosi cardio-polmonare, una malattia molto pericolosa per il cane

Alessandra

Ultimo aggiornamento: 5 Luglio 2018 | 7 minuti di lettura

La filariosi è un’insidiosa malattia parassitaria che colpisce cani e gatti. Esiste in due forme: la filariosi cardio-polmonare e la filariosi sottocutanea.
La filariosi cardio-polmonare è causata da un parassita, chiamato Dirofilaria immitis, appartenente alla famiglia dei Nematodi (o vermi tondi), che hanno tutti la caratteristica di avere il corpo allungato e cilindrico. Viene trasmesso da un cane malato ad un cane sano semplicemente tramite la puntura di una zanzara. La sua forma adulta, lunga fino a 30 cm, si localizza, per la maggior parte dei casi, nell'atrio e nel ventricolo destro del cuore, nelle arterie polmonari e nelle sue diramazioni. Generalmente, in corso di infestazione, gli adulti sono molto numerosi, anche diverse decine.
La forma larvale (microfilaria), invece, è microscopica ed è presente in tutto il torrente circolatorio: la femmina, dopo la fecondazione, ne rilascia un numero molto elevato (nei casi più gravi fino a 10.000 per ogni ml di sangue) direttamente nel circolo sanguigno.
Le microfilarie possono restare in circolo per molto tempo (anche fino a due anni) e costituiscono il mezzo di trasmissione della malattia da cane a cane.

La filariosi inizialmente non presenta sintomi, poiché i danni causati dai vermi presenti all'interno del cuore sono graduali e progrediscono nel tempo. Questo, purtroppo, è uno svantaggio per la diagnosi della patologia, che spesso viene effettuata quando ormai è allo stadio avanzato.
Successivamente può comparire astenia, difficoltà respiratoria, mancanza di appetito, dimagrimento e, in casi più gravi, anche insufficienza cardiaca, ed edema polmonare con tosse, crisi respiratorie e collasso cardio-circolatorio.
Infine, si possono manifestare, anche se molto raramente, sintomi nervosi quali alterazioni comportamentali, crisi simili all'epilessia, mancata coordinazione dei movimenti e paresi posteriore.
I sintomi possono non essere notati anche per molto tempo. Il problema resta comunque grave, poiché tali soggetti asintomatici fungono da serbatoio della malattia ed espongono gli altri cani ad un maggiore rischio di infestazione.  

Ciclo filaria

Per essere sicuri che il proprio animale non abbia contratto la filaria, è fondamentale portarlo dal medico veterinario, l'unico in grado di diagnosticare la patologia: inizialmente, attraverso un esame clinico per valutare la presenza o meno dei sintomi sopra citati, dopodiché con un esame del sangue, in grado di svelare la presenza dei vermi adulti nel cuore, ma non quelli giovani ancora in fase di sviluppo; devono infatti passare almeno 6 mesi dalla puntura di una zanzara infestata affinché questo test sia significativo, pertanto di norma lo si esegue in primavera, entro i primi di maggio, prima di iniziare la prevenzione.
In caso negativo, per poter escludere completamente l'infestazione, il veterinario potrà effettuare un ulteriore test sul sangue del cane per verificare la presenza di filaria attraverso la rilevazione di sostanze prodotte dal parassita stesso.

La filariosi cardio-polmonare non è una malattia inguaribile, ma richiede una terapia complessa, costosa e potenzialmente molto pericolosa.
Spesso i danni causati dal parassita non sono reversibili, quindi anche dopo l’eliminazione della filaria, non si ha una totale remissione dei sintomi.
La prevenzione è fondamentale e va effettuata per tutto il periodo delle zanzare con la somministrazione mensile di appositi farmaci; essi agiscono tutti allo stesso modo, cioè bloccano lo sviluppo delle larve inoculate dalle zanzare nel cane e hanno due caratteristiche fondamentali: vanno somministrati ogni 30 giorni e posseggono effetto retroattivo. Pertanto, è totalmente inutile anticipare eccessivamente la prima somministrazione, mentre è fondamentale proseguire la profilassi fino al mese successivo alla scomparsa delle zanzare.
Ad esempio, in luoghi dove le zanzare generalmente compaiono intorno a fine marzo e scompaiono verso la fine di ottobre, la prima somministrazione potrà essere effettuata all'inizio di aprile e l'ultima a novembre.

Numerosi sono i farmaci attualmente in commercio: sono in compresse, tavolette appetibili o spot-on e alcuni di essi sono efficaci anche sui parassiti intestinali.
Tuttavia, tra questi ultimi esistono notevoli differenze di spettro d'azione, cioè di numero di parassiti contro cui agiscono: alcuni, infatti, sono efficaci solo su due parassiti (Ascaridi e Ancilostomi), altri su tre, eliminando, oltre che i due precedenti, anche i Tricuridi (tricocefali). Questa proprietà è molto importante essendo questi ultimi parassiti diffusi in tutte le aree e in particolare in quelle urbane
L’utilizzo di un farmaco con il più ampio spettro d’azione garantisce quindi il modo più sicuro per proteggere il cane sia dalla filaria che dai parassiti intestinali più comuni: il tutto con una somministrazione mensile di un singolo prodotto. 

Generalmente le compresse vanno somministrate una volta al mese, da maggio a novembre compreso, il periodo in cui sono presenti le zanzare. 
Occorre tener presente che la stagione della prevenzione inizia diversamente da zona a zona, a seconda del clima. Se vedete comparire delle zanzare già in aprile state comunque tranquilli: il vostro cane è protetto dato che la compressa ha un effetto retroattivo, cioè protegge il cane per tutto il mese precedente dall’inizio del trattamento, poiché il farmaco uccide le larve di filaria inoculate nel cane i 30 giorni precedenti. 
Le fialette spot-on si applicano sulla cute una volta al mese, allo stesso modo delle fiale per le pulci.
Esiste, inoltre, un farmaco in formulazione iniettabile, che una volta somministrato si accumula nell'organismo del cane e viene rilasciato lentamente; è in grado di fornire una protezione completa che dura tutto l’anno. Si tratta di una soluzione di indubbia praticità, poiché mette al sicuro da eventuali dimenticanze nella prevenzione. 
Tale prodotto deve essere inoculato unicamente dal medico veterinario; esso prevede una somministrazione all'anno ed è attivo sulla filaria, mentre la copertura sui parassiti intestinali è limitata agli Ancilostomi solo nel momento dell’iniezione. 
Esistono anche altre misure di profilassi, come tenere il cane al chiuso al crepuscolo o di notte, trattare l'animale con un repellente per le zanzare, evitare le aree endemiche nei periodi dell’anno in cui le zanzare sono attive, ma sono assai meno sicure e non affidabili. Non si deve tra l’altro dimenticare che le diffusissime zanzare tigre colpiscono anche di giorno

Stabilita la diagnosi, prima di iniziare la terapia si eseguono degli esami per stabilire le condizioni di salute del cane in generale e le eventuali lesioni che la malattia ha già provocato al cuore e ai vasi polmonari. Questo permette di quantificare i rischi correlati alla terapia e di impostare la cura nel modo migliore. Di norma si esegue una radiografia del torace e un esame del sangue completo, ma è consigliabile eseguire anche un’ecografia del cuore (ecocardiogramma). 
Esistono due tipi di terapia: la scelta viene fatta in base alle condizioni del cane. Se le condizioni sono buone si utilizza la melarsomina, un farmaco a base di arsenico che uccide le filarie adulte presenti nel cuore; si eseguono due iniezioni intramuscolari a distanza di 24 ore l'una dall’altra. Nei cani in cui le lesioni causate dalla filaria sono avanzate, e il rischio di complicanze è più elevato, si preferisce fare una sola iniezione ed aspettare un mese per eseguire l'altra. Questo permette di eliminare i parassiti in modo più graduale, consentendo all’organismo di recuperare meglio. 
Nelle settimane successive il cane deve stare in assoluto riposo, per permettere all’organismo di eliminare i parassiti morti senza che si creino complicazioni, che non sono certo infrequenti: i frammenti di vermi morti sono molto pericolosi per il cane, dato che possono ostruire i vasi e causare emboli
Un secondo tipo di terapia, sviluppato di recente, consiste nell’utilizzare un antibiotico e un antiparassitario in combinazione. Questo tipo di terapia si prolunga per più tempo, ma è meno rischioso per la salute del cane, e si impiega nei cani a rischio. 
Nonostante esista una cura per questa malattia, considerati i rischi e i costi dei farmaci, è molto importante la prevenzione annuale. Completata con successo la cura, è opportuno sottoporre il cane ad una regolare profilassi per evitare che si infesti nuovamente.

Nell'immagine che segue sono evidenziate le zone a rischio filaria:

 
Mappa filaria

Ti potrebbero interessare