Salute e Nutrizione

Il microchip

Attraverso la lettura del microchip è possibile rintracciare il proprietario di un cane smarrito

Luca

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre 2015 | 2 minuti di lettura

Chi possiede un cane ha l’obbligo di fargli applicare il microchip e registrarlo all’Anagrafe canina del Comune di residenza o della ASL competente entro il secondo mese di vita dell’animale o entro un mese dall’acquisto o dall’adozione.

Il microchip è un piccolo dispositivo elettronico che viene applicato al cane per via sottocutanea con una speciale siringa sterile monouso; è un sistema rapido, innocuo e indolore.
La superficie esterna della capsula è trattata con microsolchi per facilitare l'ancoraggio nei tessuti sottocutanei ed impedirne la migrazione.
Il microchip è rivestito di materiale biocompatibile ed ha una forma cilindrica di 11,5 millimetri di lunghezza e di 2 millimetri di diametro; al suo interno contiene un codice numerico che identifica inequivocabilmente il cane ed una volta impiantato lo accompagnerà per tutta la vita senza nuocerlo né fisicamente, né psicologicamente.  

Microchip cane

La lettura del microchip consente di rintracciare in tempo reale il proprietario di un cane smarrito.
È possibile effettuare la lettura del microchip, per ottenere il codice, presso i servizi veterinari delle Asl e gli ambulatori veterinari privati muniti dell’apposito lettore
Chi trova un cane smarrito, attraverso la Banca dati dell'Anagrafe canina nazionale può, digitando on-line il codice a 15 cifre del microchip o quello tatuato, risalire all’anagrafe di provenienza del cane e trovare numeri utili e sportelli a cui rivolgersi per rintracciare il proprietario.

Dal 1 gennaio 2005 il microchip è diventato l'unico sistema identificativo nazionale, in sostituzione del tatuaggio, che comportava alcuni problemi: scolorimento progressivo delle sigle tatuate, difficoltà di lettura per la presenza di peli, necessità di sedare o addirittura di anestetizzare il cane per tatuarlo.
Se il cane possiede già un tatuaggio e quest'ultimo è perfettamente leggibile, non è obbligatorio inserire anche il microchip.
Tuttavia, a partire dal 3 luglio 2012, il microchip diventerà l’unico sistema di identificazione riconosciuto in Europa.

Nei casi in cui è richiesto il possesso di un passaporto individuale dell’animale (cioè per portarlo all’estero), il numero di microchip dovrà essere riportato nella pagina del documento relativa all'identificazione dell’animale, dove verranno specificate anche la data di impianto e la localizzazione del microchip.

Ti potrebbero interessare