Comportamento e Psicologia

Il gioco preso sul serio

Giocando con il cane possiamo stimolarne l'intelligenza, sfruttarne al meglio le naturali inclinazioni e insegnargli alcune regole dell'educazione di base

Arianna

Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2018 | 4 minuti di lettura

Il gioco è un'attività che accompagna il cane nell'intero arco della vita. Tutti i cani di tutte le età giocano, sia con i propri simili sia con gli esseri umani. E lo fanno in tanti modi diversi, in base al carattere e alle inclinazioni individuali, con un'intensità diversa a seconda dell'età e delle caratteristiche fisiche, e per numerosi motivi, di cui il divertimento è solo uno fra i tanti.
Per un cane il gioco è una cosa davvero "seria". Da cucciolo, attraverso il gioco impara a conoscere il proprio corpo, a risolvere problemi, a valutare le sue capacità psico-fisiche e i suoi limiti.
Giocando esplora l'ambiente, acquisisce nuovi modelli di comportamento, impara a relazionarsi e a comunicare con i propri simili, e a mettere in relazione le proprie azioni e quelle altrui con i comportamenti e gli avvenimenti che ne conseguono.
Da adulto, invece, utilizza il gioco per sperimentare senza conseguenze comportamenti e atteggiamenti che, in situazioni normali, potrebbero essere rischiosi.
Pensiamo ad esempio a quanto possano sembrare violenti e pericolosi i giochi di lotta. Anche il mio Russell è solito giocare con la sua amica Camilla in maniera molto dura: oltre a rincorrersi e a tendersi agguati, i due amano molto stare sdraiati a terra a "lottare".
Si mordono il muso e le zampe, ringhiano e sembrano azzuffarsi seriamente. Ma non è affatto così. Lo dimostra il fatto che, oltre a non essersi fatti mai realmente del male, ogni volta che si incontrano ripropongono lo stesso gioco e quando uno dei due si stanca o l'altro gioca troppo intensamente, finisce tutto così come è cominciato.

Trovo che sia estremamente interessante osservare come le dinamiche di gioco cambino a seconda dei soggetti coinvolti, del luogo e del contesto in generale, e se il partner di giochi è un cane piuttosto che un altro o un membro della famiglia piuttosto che un conoscente.
La diversità di queste dinamiche sottolinea che ogni attività di gioco ha, per il cane, una sua struttura precisa che presuppone azioni, forme di comunicazione e regole specifiche.
Questi aspetti caratterizzano il contesto e la relazione che si crea tra i partecipanti, poiché per il cane il gioco è anche relazione.

Gioco cane

Personalmente, sono convinta che attraverso il gioco possiamo arrivare a comunicare con il cane in maniera semplice e costruttiva, e a partire da questo consolidare il nostro rapporto. Il gioco è uno strumento insostituibile per affrontare alcune delle difficoltà che possono presentarsi nella gestione quotidiana del nostro amico a quattro zampe. Una volta presa consapevolezza di ciò, certo con alcune accortezze, possiamo giocare con il nostro cane in tutta sicurezza, stimolarne l'intelligenza, sfruttarne al meglio le naturali inclinazioni e insegnargli alcune regole dell'educazione di base.

Proponiamogli giochi sempre diversi e spieghiamogli quale è il modo corretto di giocare. Facciamogli conoscere palline, freesbie, manicotti, pupazzi di forme e materiali diversi, giochi di attivazione mentale, insegnamogli semplici esercizi, e così via.
Cerchiamo di capire cosa lo incuriosisce e gli piace di più e osserviamo le sue reazioni in ogni situazione proposta. Teniamo sempre presenti quali sono le sue naturali inclinazioni e stiamo attenti a scegliere il gioco che più si addice alle sue caratteristiche (età, taglia, stato di salute, ecc): non chiederemo certo ad un cane anziano di saltare degli ostacoli, però potremmo insegnargli semplici esercizi come toccare un oggetto con la zampa o con il naso.

E non date retta a chi dice che alcuni giochi, come il "tira e molla", sono da evitare.
Non esistono giochi pericolosi in assoluto, ma giochi più o meno adatti a questo o a quel cane e, soprattutto, giochi gestiti male.
Ogni cane è un individuo a sé, con caratteristiche e gusti del tutto personali che nel corso della vita possono cambiare. E noi dobbiamo essere bravi a gestire il gioco in maniera corretta, facendo attenzione a non caricare il cane di aspettative che non può soddisfare o a non pretendere che esegua perfettamente un esercizio.
Troviamo cioè il giusto equilibrio tra il puro e semplice divertimento e il gioco inteso come strumento di apprendimento. Così riusciremo a costruire un rapporto sano e solido con il nostro amico a quattro zampe.

Letture consigliate: "Come divertire il tuo cane. Oltre 50 simpatici giochi da insegnare al tuo amico a quattro zampe" di Mary Ray e Justine Harding; "Giocare con il cane. Divertimenti e passatempi per cani e padroni" di Christina Sondermann.


Arianna
Educatrice cinofila APNEC

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